Non può infatti sostenersi un rapporto di specialità unilaterale in quanto in assenza del delitto ex art. 416 bis c.p. non tutte le ipotesi ivi previste sarebbero punibili ex art. 416 c.p.
le finalità previste dall’articolo 416 bis: commettere delitti, acquisire in modo diretto o indiretto il controllo o la gestione di attività economiche, appalti e servizi pubblici, realizzare profitti ingiusti, impedire il libero esercizio del voto alle elezioni;
I giudici, con motivazione diffusa, coerente e fondata sul puntuale esame del contributo conoscitivo fornito da ciascuno dei collaboratori e sui punti di reciproca convergenza del loro rispettivo narrato, osservavano che dalle suddette dichiarazioni emergeva che i pagamenti di B. in favore di "cosa nostra" palermitana - quale corrispettivo for each la complessiva protezione a lui accordata e in attuazione dell'accordo raggiunto nel 1974 con la mediazione di D.
4. Avverso la sentenza di appello ricorre per cassazione l’imputato, assistito dai suoi difensori di fiducia, sviluppando quattro motivi di impugnazione.
Ciò posto i giudici territoriali, con motivazione immune da vizi logici e giuridici, hanno, all'esito del puntuale esame delle risultanze probatorie acquisite, sottolineato la posizione paritaria dei partecipanti all'accordo di protezione e hanno descritto l'assenza di qualsiasi costrizione nella condotta dell'imputato che, avvalendosi dei rapporti personali di cui già godeva a Palermo con taluni esponenti di "cosa nostra" e dell'amicizia con C. che gli aveva permesso di caldeggiare la propria iniziativa con speciale efficacia presso di essi, rendeva possibile, con la sua mediazione, un accordo di reciproco interesse tra i vertici dell'associazione mafiosa, nella loro posizione rappresentativa, e l'imprenditore B.
Di talché, l'omesso accertamento circa la sussistenza dei reati scopo della costituita associazione non consente la confisca dei beni in precedenza sequestrati all'imputato, non configurandosi il vincolo di pertinenzialità imposto dall'art. 240, comma one, c.p..
Per la legge si ha associazione for each delinquere ogni volta che almeno tre persone si associano per commettere una serie di delitti.
L’associazione mafiosa è tra i reati più gravi previsti dal nostro ordinamento penale. La norma venne introdotta nel 1992 for every combattere i reati di mafia poiché si rivelò insufficiente la disciplina dell’associazione a delinquere, delitto simile ma da cui si differenzia sotto alcuni aspetti che andremo a chiarire.
Il tema della criminalità organizzata è infatti oggetto di indagine da parte delle istituzioni europee che sono sempre più protese verso la creazione di un “diritto della criminalità organizzata”. Si pensi a tal proposito alla risoluzione del twenty five.10.2011 con cui il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione “che venga esaminata con maggior rigore la questione della criminalizzazione di qualsiasi forma di sostegno alle organizzazioni criminali”.
Il complesso degli elementi probatori in precedenza menzionati, valutati anche alla luce dell'apporto conoscitivo fornito here da C. S. (pur nei limiti ricordati a f. 383 della sentenza impugnata) e dei profili già ritenuti definitivamente acquisiti dalla sentenza del 9 marzo 2012 (oggettiva prosecuzione dei pagamenti, identità delle relative modalità e della causale, riconducibile advert una protezione complessiva di B.S. che l'aveva specificamente sollecitata tramite D.
La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione riteneva, invece, sussistente un vizio di carenza della motivazione e di manifesta illogicità con riguardo alla sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di concorso esterno in associazione di stampo mafioso relativamente al suddetto lasso temporale (cfr. f. 127).
nine.three. La motivazione della sentenza impugnata è esente dai vizi denunciati anche nella parte in cui ha fornito un'interpretazione compiuta ed organica della vicenda del raddoppio delle somme richieste a B., tramite D., da parte dell'associazione mafiosa capeggiata da R. Nel ricostruire la genesi di tale domanda (rimostranze fatte all'interno del sodalizio mafioso da C. a proposito dell'atteggiamento di D. in precedenza ricordato) e le sue finalità, la Corte d'Appello è pervenuta alla conclusione, sorretta da solidi argomenti razionali, che essa non ha in alcun modo inciso sulla natura dell'accordo di protezione concluso nel 1974, sulle sue modalità attuative, proseguite con il ritiro delle somme di denaro presso l'ufficio di D.
Sotto questo profilo, quindi, non solo la questione giuridica prospettata dalla difesa è preclusa, ma è, in ogni caso, configgente con i principi costantemente enunciati dalla giurisprudenza di legittimità, secondo cui l'assorbimento della condotta meno grave in quella successiva più grave risponde, comunque, al criterio logico per il quale non può ammettersi che, in caso di reato permanente, sia comminata dalla legge una punizione più severa, a causa dell'applicazione del concorso di norme e del cumulo di sanzioni, for each colui il quale abbia posto in essere prima una condotta meno grave e poi una condotta più grave, rispetto a chi, nel medesimo arco di tempo, abbia sempre realizzato il fatto più grave.
advert avviso dei giudici essa period indicativa della natura consuetudinaria e progettuale del rapporto tra i because of che proseguiva pur dopo l'arresto (27 dicembre 1974) di M. for every l'espiazione di una pena definitiva e il suo allontanamento da Arcore a scarcerazione avvenuta (22 gennaio 1975) ed era caratterizzato da un particolare rilievo esterno nelle dinamiche della consorteria mafiosa, occur comprovato dall'intervenuta revoca della condanna a morte di M.